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La Lupa

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Giovedì 7 luglio alle 21 al Cortile Platamone di Catania (Corte Mariella Lo Giudice), in scena l'opera di Giovanni Verga con la regia di Donatella Finocchiaro

Giovedì 7 luglio alle 21 al Cortile Platamone di Catania (Corte Mariella Lo Giudice) va in scena l'opera di Giovanni Verga "La Lupa" con la regia di Donatella Finocchiaro che sarà tra l’altro protagonista di questa che è tra le più coinvolgenti novelle verghiane, tratta dalla raccolta “Vita dei campi”.

Si tratta di una co-produzione del Teatro Stabile Catania e del Teatro della Città - Catania Centro di Produzione Teatrale, con il progetto drammaturgico di Luana Rondinelli che collabora alla regia e con i coinvolgenti movimenti di scena di Sabino Civilleri. In scena, al fianco della Finocchiaro: Bruno Di Chiara nei panni di Nanni Lasca, Chiara Stassi in quelli della dolce Mara, Ivan Giambirtone che interpreta Malerba, Liborio Natali nel doppio ruolo di Janu e del Prete, Alice Ferlito che è Filomena, Laura Giordani che interpreta la Prefica, Raniela Ragonese nei panni di Nela, Giorgia D’Acquisto in quelli di Rosa, Federica D’Amore che è Lia, Roberta Amato che interpreta Grazia, Giuseppe Innocente nei panni di Bruno e Gianmarco Arcadipane in quelli di Cardillo. Le scene e costumi sono di Vincenzo La Mendola, le musiche di Vincenzo Gangi, le luci di Gaetano La Mela.

Per l’attrice Donatella Finocchiaro, che da poco ha finito di girare un film, è un inedito impegno quello che l’aspetta sul palcoscenico. Quella che arriva in scena con questa produzione è una Gna Pina libera, rivoluzionaria e che si batte contro il concetto di vergogna e per affermare la propria condizione di donna autodeterminata.
“La mia Lupa – sottolinea ancora Donatella Finocchiaro - è la donna che non si vergogna della sua sensualità e viene per questo additata dal contesto sociale perché libera, strana, diversa. Lei, che di quella tentazione amorosa e carnale per Nanni si considerava la vittima e che, in fondo, Nanni considera carnefice perché non riesce a liberarsi dalla sua tentazione. Il gioco tra vittima e carnefice è un gioco al massacro. Insieme vivono nel “peccato”, e nella follia. Forse solo la morte potrà salvarli”.
Nel testo, viene quindi amplificato il punto di vista della donna e della possibilità di vivere la propria vita sentimentale e sessuale liberamente, a dispetto di un ambiente retrogrado sempre pronto a puntare il dito contro quello che succede nelle vite e nelle case degli altri. Una lettura al femminile, quindi che esalta alcuni aspetti dell’opera verghiana.
Sarà dunque molto interessante poter vedere in scena la rilettura che ne fa la Finocchiaro insieme ai bravissimi attori chiamati per questa produzione in attesa di dare il via anche alla rassegna cinematografica che nei prossimi mesi prevedrà proiezioni di pellicole e video dedicati a Verga.

Per info e prenotazioni per lo spettacolo teatrale è possibile contattare i recapiti telefonici 095530153 - 095531018 - 3345683715.

(07 luglio 2022)

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