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In viaggio con Agata

Fino al 4 marzo, Palazzo Centrale e Palazzo Sangiuliano ospitano la mostra a cura di Unict e Fondazione Oelle
Piccolo busto con decorazione policroma, provenienza sito di Occhiola Grammichele (courtesy Soprintendenza BBCC, ph Anna Tusa) Stele in marmo di Demetra e Kore (courtesy Museo Civico Castello Ursino, ph Anna Tusa) Dipinto Olio su tela del XVII secolo (collezione privata, ph Anna Tusa) Sistro in bronzo di età ellenistica (courtesy Museo Archeologico Università di Catania, ph Anna Tusa) Testa in terracotta gialla di Iside, acconciata alla maniera alessandrina (Museo Civico Castello Ursino, ph Anna Tusa)

Da venerdì 4 febbraio e fino al 4 marzo è visitabile tra Palazzo Centrale e Palazzo Sangiuliano, la mostra "In viaggio con Agata". 

La mostra fa parte del più ampio progetto "Agatha on the road / In viaggio con Agata" realizzato dalla Fondazione OELLE Mediterraneo Antico e dall'Università di Catania (per il tramite del Sistema Museale d’Ateneo e del Comitato Unico di Garanzia, con la consulenza del responsabile scientifico del Museo di Archeologia d'Ateneo Nicola Laneri), in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania, la Biblioteca Regionale Universitaria di Catania e il Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci.

Agatha on the road / In viaggio con Agata 

[4 febbraio-4 marzo]

La mostra "Agatha on the road / In viaggio con Agata" è un percorso che dall’archeologia approda all’arte contemporanea e che si snoda tra le sedi dell’Università di Catania (Palazzo Centrale e Palazzo Sangiuliano) e la GAM - Galleria d’Arte Moderna di Catania. 

Al pubblico saranno presentate le diverse forme di materialità religiosa insite nella festa popolare di devozione a Sant’Agata e, in particolare, quegli aspetti archeologici che legano la festa ai simbolismi arcaici insiti nella tradizione dei culti al femminile del Mediterraneo antico che, a Catania, sono ravvisabili nei culti di Iside, Demetra e Kore. 

In particolare, in una delle sale della mostra saranno presenti oggetti legati al culto di Demetra, Kore e Iside provenienti dalla stipe votiva di San Francesco, da aree archeologiche di Catania antica e dal sito di Occhiolà-Grammichele. 

Il percorso espositivo si conclude attraverso fotografia, scultura, video, sound art, comprendendo racconti paralleli di autori contemporanei che puntano verso una visione “altra” del culto agatino, mettendone l’accento sul rapporto tra Agata e le strade, Agata e i suoni, Agata e la popolazione di una città senza filtri.

La prima sezione – La Festa

La prima sezione della mostra (Palazzo Sangiuliano) è dedicata alla festa di sant’Agata attraverso gli itinerari delle reliquie della Santa nel Mediterraneo (mostrando anche le influenze di altri culti antichi di divinità femminili) e del fercolo durante la festa del 4 e del 5 febbraio. Un’esperienza immersiva sensoriale unica proietta, poi, il pubblico tra i sapori, gli odori, i suoni, le luci e i colori della festa.

La seconda sezione – I simboli

La seconda parte della mostra (Palazzo dell’Università) è, invece, rivolta ai simboli legati alla festa di Agata, e cioè la fertilità, il corpo e il velo, attraverso una visione che si propone di individuare questo simbolismo nei culti antichi di Catania. Al centro della sala, è collocata la famosa “stele di Demetra e Kore” rinvenuta al centro del capoluogo etneo e databile al V secolo a.C. La “stele di Demetra e Kore” rappresenta per il visitatore una specie di guida per legare il mondo antico con quello di sant’Agata; un legame validato nei secoli scorsi da dipinti e oggetti storico-devozionali della tradizione del culto agatino a Catania.

Dal 10 marzo una selezione di opere sarà ospitata fino al 4 agosto nelle sale del Museo dei Saperi e Mirabilia Siciliane al Palazzo Centrale dell’Università.

La terza sezione – Agatha on the road

Fotografie, video, documentari, installazioni sonore, sculture, scritte devozionali, provano a ricreare un'atmosfera all’interno della GAM di Catania, offrendo agli spettatori contingentati, la speranza e la volontà di tenere sempre viva una tensione vibrante, il tema del sacrificio, una fede che oggi assume delle specifiche riflessioni sulla donna, e in genere sui destini delle comunità privati di un credo religioso. 

Il progetto si apre con il video-documentario ideato e scritto da Nicola Laneri (professore di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente dell’Università di Catania) e diretto da Filippo Arlotta, intitolato significativamente “Adorando Agata”, che si propone di investigare il ruolo svolto dalla donna nella spiritualità delle società antiche e, allo stesso tempo, attraverso il mescolamento delle immagini della festa di sant’Agata e di oggetti archeologici legati alla devozione di figure femminili classiche. Il documentario è, pertanto, un racconto poetico che mette a nudo la devozione del popolo catanese che, tra il 3 e il 5 febbraio, si ferma per vestirsi di bianco e seguire la "Donna" catanese per eccellenza. Una festa dedicata a una donna che – come a Palermo per santa Rosalia e a Siracusa per santa Lucia – trasforma quella dimensione maschilista tipica della società siciliana in qualcosa di diverso, in cui Agata diviene la "madre" di tutti i devoti.

In viaggio con Agata

Dove > Palazzo Centrale dell'Università (Museo dei Saperi, piano terra, Piazza Università 2) / Palazzo Sangiuliano (Sala centrale, piano rialzato, Piazza Università 16)

Quando > Visitabile da lunedì a venerdì, dalle 9:30 alle 13:30. Sabato 5 febbraio, apertura straordinaria dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 17.00 alle 20 - Ingresso gratuito

Opening > Inaugurazione: giovedì 3 febbraio ore 11.

Agatha on the road

Dove > GAM Galleria di Arte Moderna (via Castello Ursino, 26 - Catania)

Quando > Visitabile da lunedì a domenica (compreso festivi), dalle 9 alle 19 - Ingresso gratuito

Opening > Inaugurazione: giovedì 3 febbraio ore 18.

(04 febbraio 2022)


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