Da venerdì 9 novembre a sabato 15 dicembre è visitabile al Monastero dei Benedettini la mostra "Gli Astri di Horn - L'astronomo che ha progettato il futuro", dedicata all'astronomo triestino di origine ebraica Guido Horn d'Arturo. La rassegna è organizzata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica in collaborazione con le Università di Catania e Bologna e con il Museo Ebraico di Bologna.
La mostra, a ingresso gratuito, è visitabile da lunedì a venerdì, ore 10-13 e 15-18; sabato, ore 10-13.
Direttore dell'Osservatorio di Bologna prima e dopo la Seconda guerra mondiale, con un periodo di interruzione di sette anni, avendo subito la discriminazione a causa dell'entrata in vigore delle Leggi razziali al tempo del Fascismo, d’Arturo era stato in anni giovanili ricercatore all'Osservatorio di Catania. Tra le diverse importanti attività scientifiche di Horn d’Arturo, sicuramente merita di essere ricordata la geniale invenzione del “telescopio a tasselli”. Dando seguito a questa intuizione, Horn nel 1952 costruì presso la specola bolognese il primo telescopio a tasselli di grandi dimensioni (1,8 metri di diametro, formato da 61 tasselli esagonali) che gli permise di effettuare la survey del cielo sopra Bologna a grande sensibilità. Uno strumento che può a ragione essere considerato il progenitore dei moderni grandi telescopi, come l’Extremely Large Telescope dell’Eso o il James Webb Space Telescope della Nasa.
A Guido Horn d’Arturo è dedicato il telescopio per raggi gamma ASTRI sul sito INAF di Serra La Nave (Etna) che utilizza l’idea originale di Horn d’Arturo di comporre, attivamente più superfici riflettenti esagonali per formare una superficie di grandi dimensioni. ASTRI è un prototipo realizzato in vista del Cherenkov Telescope Array, il grande Osservatorio per raggi gamma da terra formato da 100 telescopi in corso di implementazione in Cile.
(09 novembre 2018)