Venerdì 10 e sabato 11 novembre alle 21, al Centro Culture Contemporanee Zo (Catania), va in scena per il ciclo Nuova Drammaturgia Siciliana lo spettacolo "Tυφῶν - Tifeo il tradimento dell’orecchio" - prodotto dall'associazione Retablo con la collaborazione di Zo Centro Culture Contemporanee - che vedrà sul palco e alla regia Turi Zinna, con la supervisione artistica di Federico Magnano San Lio.
In occasione dello spettacolo, venerdì 10 novembre alle 10:30, sempre al Centro Zo, si svolge un incontro aperto con l'artista Turi Zinna, nell'ambito del ciclo di incontri "Nuova Drammaturgia".
Lo spettacolo. Trattato come un errore della natura, un caso psichiatrico, dal dottor Cadmo che lo ha in cura, il vecchio Tifeo non riesce più a incutere terrore e a destabilizzare l’intero universo come ai tempi in cui si lanciò all’assalto del cielo e riuscì perfino ad imprigionare Zeus. Continua a sentire le voci delle sue cento teste feroci di belva, ma sembrerebbe che la sua guerra utopica all’ordine costituito sia definitivamente persa.
La mente del soldato sconfitto è stata il campo di battaglia di questa sanguinosa guerra. Il suo tumulto contemporaneo è tutto concentrato contro Cadmo, in cui lui ha creduto e che invece lo ha ingannato con una promessa di felicità, il sol dell’avvenire, la concezione del mondo come macchina perfetta, la trasformazione della società in macchina perfetta. Come forma estrema di insubordinazione, decide quindi di conformarsi volontariamente alla cultura dominante del mondo convinto che la fine della sua natura sarà la fine della natura del mondo. Ma il tentativo di trasformare la sua rabbia in conformismo fallisce miseramente quando, dopo l’ennesima fandonia propinatagli da Cadmo, si sente sopraffare ancora una volta dall’impulso primordiale della rivolta.
Rivolta che egli vive ancora una volta come delirio onirico all’interno della sua mente. Mentre all’esterno, chi lo guarda, vede un uomo disadattato che defeca sul tavolo da pranzo e brucia le lenzuola. Così nel cuore della sua prigione, il mostro è disarcionato, sconfitto dall’inefficacia delle proprie azioni. Inveisce contro il dottore, reo di essere corso in soccorso di Zeus ormai annientato e sottomesso e di aver cambiato le sorti dell’universo di cui Tifeo era stato incoronato unico signore e padrone.
Ciò che vedono gli osservatori fuori dal suo mondo interiore è un uomo che pur di non sentire più la musica ammaliante delle magnifiche sorti e progressive si taglia un orecchio.
(10 novembre 2017)