Mercoledì 11 ottobre alle 15:30, nell'aula 1 di Palazzo Ingrassia (via Biblioteca 4, Catania), si svolge il seminario "Terza missione e Community Engagement nell'Università di Catania - Dai risultati Anvur alle strategie per il futuro", organizzato dal dipartimento di Scienze della Formazione e coordinato dalla prof.ssa Roberta Piazza.
L'incontro, organizzato nell'ambito delle attività di ricerca del FIR 2014 "Lo sviluppo delle learning cities. Indicatori per l'autovalutazione della Terza missione delle Università", è finalizzato a discutere dei risultati di Terza missione emersi dalla recente valutazione Anvur (VQR 2011-2014) e a individuare future strategie per la valorizzazione delle attività di Terza missione in Ateneo.
A partire dai risultati conseguiti nella valutazione l’Anvur, l’Ateneo catanese intende avviare un dibattito interno sulle strategie da adottare per valorizzare le attività di Terza Missione. Il seminario costituisce l’occasione per riflettere, insieme agli esperti Anvur, sui risultati conseguiti e sulle possibilità di sviluppo future, in modo da favorire il benessere e lo sviluppo sostenibile del territorio, mettendo a valore per tutti il patrimonio scientifico e culturale che l’Università di Catania crea.
Il seminario - occasione di formazione continua per tutti i partecipanti - si pone come un momento di condivisione e di discussione con le figure coinvolte a livello istituzionale nella progettazione e nella valutazione delle attività ascrivibili alla Terza Missione (TM) e al Community Engagement (CE): delegati del rettore, direttori di dipartimento, direttori dei centri di ricerca e dei centri di servizio, delegati della terza missione dei dipartimenti, Presidio di qualità.
Dopo i saluti istituzionali del rettore Francesco Basile, del direttore generale Candeloro Bellantoni e del direttore del dipartimento di Scienze della Formazione Santo Di Nuovo, prenderanno il via i lavori della sessione "Valutare la Terza Missione nell'Università. I risultati Anvur".
Introduce e coordina Roberta Piazza (dipartimento di Scienze della Formazione), intervengono Sandra Romagnosi (Anvur), Bianca Maria Potì (IRCRES-Cnr, Coordinatrice sotto-CETM A, Anvur) e Sebastiano Battiato (dipartimento di Matematica e Informatica, CETM B, Anvur).
Seguiranno gli interventi di Cristina Longo per il dipartimento di Economia e Impresa, Giuseppe Mancini (dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica), Roberta Piazza e Donatella Privitera per il dipartimento di Scienze della Formazione, Federica Santagati (dipartimento di Scienze umanistiche).
Il focus della seconda parte sarà "La Terza Missione nell'Ateneo catanese: suggerimenti e proposte per una strategia condivisa". Intervengono: Alessandra Gentile (delegato alla Ricerca), Luciano Granozzi (delegato ai Servizi culturali per gli studenti - Radio Zammù e web TV), Gesualdo Missale (Centro per l'aggiornamento delle professioni e per l'innovazione e il trasferimento tecnologico, Capitt), Carmelo Pappalardo (Centro Orientamento e Formazione, Cof), Filippo Gravagno (Centro interdipartimentale di Ricerca sul Community Engagement, Cure).
La terza missione. La richiesta di maggiore apertura alla società e di collegamento con il mondo produttivo e con le istituzioni ha definito le caratteristiche della nuova missione: accanto alle tradizionali first and second (insegnamento e ricerca accademica) si è progressivamente affermata la third mission, intesa come servizio alla comunità.
Il servizio alla comunità, tuttavia, non dovrebbe essere letto esclusivamente come reazione dell’università ai bisogni della società. Esso dovrebbe fondarsi sull’idea di responsabilità sociale (the public good), che implica il pensare al modo migliore attraverso il quale l’istruzione superiore può venire incontro ai bisogni della società all’interno della sua missione e delle proprie risorse.
Ciò che si richiede oggi è dunque un modello di università impegnato nel territorio, molto più collaborativo di quanto non accadesse in precedenza. È indubbio che il coinvolgimento dell’Università nello sviluppo locale vada ben oltre la prospettiva del trasferimento tecnologico, dell’imprenditorialità e della formazione del capitale umano. Esso riguarda la possibilità per l’Università, grazie a una visione olistica, progressiva e sostenibile dello sviluppo locale, di enfatizzare il suo ruolo con la società nell’affrontare lo svantaggio locale e regionale, la disuguaglianza, la diversità.
La valutazione ANVUR sulla terza Missione delle Università. L’università italiana è stata solo di recente interessata a tale dibattito sull’apertura al mondo esterno e sulla necessità di ridefinire la propria strategia in funzione della responsabilità sociale che dovrebbe guidarla. La recente valutazione ANVUR sulla terza Missione delle Università (VQR 2011-2014) ha richiesto agli Atenei di interrogarsi in maniera sistematica sulle attività di terza missione, riconosciuta a tutti gli effetti come una missione istituzionale delle università.
La predisposizione della SUA-Terza Missione, all’interno della SUA-RD, ha pertanto consentito di avere una base di dati standardizzati e comparabili per tutti i 95 atenei italiani. La scheda, che raccoglieva informazioni sull’attività di valorizzazione della ricerca (brevetti, spin-off, contratti conto-terzi e convenzioni, intermediari), e sull’attività di produzione di beni pubblici sociali e culturali (public engagement, patrimonio culturale, formazione continua, sperimentazione clinica), ha restituito l’immagine degli Atenei in riferimento non solo alle attività realizzate, ma soprattutto in relazione alla strategia adottata e alla visione programmatica.
(11 ottobre 2017)