Fa tappa anche a Catania, dal 5 all'8 ottobre, al Palazzo Platamone, la quarta edizione del festival di cultura e cittadinanza mediterranea "Sabirfest 2017".
Si tratta di una manifestazione annuale che – nello spirito del sabir, lingua franca parlata nei porti e sulle imbarcazioni del Mediterraneo – pone al centro dell’attenzione questo mare, non solo come immenso patrimonio di storia, tradizioni, diversità tra i popoli che lo abitano, ma soprattutto come spazio culturale e sociale unico nel suo genere.
Il tema guida di questa edizione è (s)cortesie per gli ospiti, che sintetizza l’invito di Sabirfest a riflettere – a partire dalle «(s)cortesi ipocrisie» che arrivano a tradursi in false accoglienze, ingiustizie e violenze – sul senso, il valore e la pratica di quell’ospitalità che accompagna la storia delle genti del Mediterraneo, ma che è sempre più compromessa dalle politiche neocoloniali, dal razzismo e dall’intolleranza.
Quattro giornate che invitano a ripensare e a scoprire insieme la complessità dello spazio geografico e umano del Mediterraneo.
La prima giornata, giovedì 5 ottobre, si apre al mattino con l'avvio del laboratorio di Diana Brisly: insieme ai bambini di 8 scuole del Polo Catanese di educazione interculturale l'artista siriana realizzerà un murales alla Civita, in Largo XVII agosto, una piazza nata da una bomba e che rivive oggi anche grazie ai colori.
Nel pomeriggio (ore 17) si aprono le attività a Palazzo Platamone, allestito per l'occasione da Daniela Orlando insieme ai giovani allievi del corso di Scenografia dell'Accademia di Belle Arti di Catania coordinati da Umberto Naso. Qui si discuterà del "pre Manifesto per una cittadinanza mediterranea".
La sera (ore 20) con Silvio Perrella e Biagio Guerrera si parlerà di Nino Recupero per l'incontro "Nel ventre di Catania. Nino recupero alle prese con George Orwell" per raccontare come un grande intellettuale e umanista catanese sia all'incrocio della storia che ha messo insieme il gruppo nato tra Catania e Messina che ha dato vita al progetto che oggi ci porta al SabirFest. Si prosegue con la prima catanese dell'ultimo attualissimo cuntu di Gaspare Balsamo, cerniera ideale tra passato e futuro.
La seconda giornata, venerdì 6 ottobre, si apre ancora una volta con laboratori dedicati ai più piccoli, poi due mostre, una curata da Marco Lo Curzio ancora in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Catania con cui il Festival ha avviato da quest'anno una importante collaborazione e l'altra legata a "La Sposa Yemenita", la nuovissima graphic novel scritta da due validissime donne catanesi: la giornalista Laura Silvia Battaglia e la fumettara Paola Cannatella.
La sera si parlerà dell'ultimo romanzo di Khaled Khalifa, uno tra i maggiori scrittori siriani in attività. Si chiude col ritmo di Dimba, un gruppo di percussioniste diretto da Carlo Condarelli, che mette insieme donne siciliane e africane per un progetto sociale oltre che artistico: ritrovare spazi di socialità in musica nel segno della accoglienza e della valorizzazione musicale. Dimba è produzione dell'Associazione Musicale Etnea partner catanese del SabirFest.
La terza giornata, sabato 7 ottobre, sarà all'insegna della poesia internazionale: Angelo Scandurra dialogherà con Vanni Bianconi, poeta e direttore artistico di Babel importante festival della Svizzera italiana tra letteratura e traduzione, Enza Scuderi con con Peter Waterhouse, poeta e romanziere austriaco che presenterà un suo progetto di traduzione de "Le Supplici" con 11 profughi, 8 traduttori, 2 artiste e 6 lingue che è stato già presentato nella prestigiosa cornice del Burgtheater, il Teatro nazionale austriaco a Vienna; si chiude con le voci e i canti tra Corsica e Sicilia di Patrizia Gattaceca, Alanu Di Meglio, Angela Bonanno e Biagio Guerrera.
Domenica 8 ottobre, un importante incontro su dialogo inter religioso, con ospiti da tutto il Mediterraneo, realizzato in collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio; la presentazione di San Berillo Web Serie Doc realizzata nell’ambito del laboratorio di video documentazione ideato e coordinato da Maria Arena per il progetto culturale dell’Associazione Trame di Quartiere. Si chiude ancora una volta all'insegna dei giovani e con un'altra prima assoluta, il concerto di Jacaranda, la piccola orchestra giovanile dell'Etna, diretta da Puccio Castrogiovanni e nata quest'anno su iniziativa dell'Associazione Musicale Etnea.
Tutte le iniziative del SabirFest a Catania sono a ingresso libero.
(05 ottobre 2017)