Venerdì 24 marzo alle 10, nella sala rotonda del Coro di notte del Monastero dei Benedettini (dipartimento di Scienze umanistiche), si svolge l'incontro dal titolo "Come tradurre i «Quaderni neri» di Martin Heidegger?".
Si tratta di una conversazione con Francesco Alfieri (Pontificia Università Lateranense di Roma), autore con Friedrich-Wilhelm von Herrmann del libro "Martin Heidegger. La verità sui «Quaderni neri»" (Morcelliana, 2016).
Il libro (dalla Premessa di Arnulf Heidegger). «All'inizio del 2013 sono venuto a conoscenza di passi contenuti nei Quaderni neri che si riferiscono agli ebrei, all'ebraismo o, meglio, all'ebraismo mondiale. Mi fu subito chiaro che la pubblicazione di questi Quaderni avrebbe suscitato un grande dibattito internazionale. Già nella primavera di quell'anno ho pregato Friedrich-Wilhelm von Herrmann - l'ultimo assistente privato di mio nonno e, secondo una dedica di quest'ultimo, il 'principale collaboratore della Gesamtausgabe', in quanto profondo conoscitore del suo pensiero - di esprimere il suo punto di vista sui Quaderni neri nel loro complesso e, in particolare, sui passi riferiti agli ebrei ora al centro dell'attenzione pubblica. Nelle pubblicazioni sui Quaderni neri si sono diffuse rapidamente espressioni di grande effetto come "antisemitismo onto-storico" oppure "antisemitismo metafisico".
Ma c'è davvero dell'antisemitismo nel pensiero di Martin Heidegger? Von Herrmann propone qui la sua interpretazione ermeneutica e il suo collaboratore, Francesco Alfieri, conduce un'ampia analisi filologica dei volumi 94-97 della Gesamtausgabe, approdando a risultati sorprendenti che inaugurano una nuova prospettiva sui Quaderni neri».
(24 marzo 2017)