Venerdì 15 aprile alle 10, nell'auditorium della Città della Scienza, il fisico Lucia Votano, già direttrice del Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Infn, incontrerà gli studenti nel corso dell'iniziativa "Invisibili fantasmi ci circondano, ci attraversano numerosissimi, si aggirano per tutto l'universo: sono i neutrini".
Nel corso dell'evento, inserito nelle attività seminariali della mostra “Balle di Scienza. Storie di errori prima e dopo Galileo”, visitabile fino al 29 maggio e realizzata dall'Infn e dall'Università di Catania, Votano presenterà il libro “Il fantasma dell’Universo. Che cos’è il neutrino” (Carocci editore, 2015) tra i cinque finalisti del “Premio Galileo 2016” che sarà assegnato il prossimo mese di maggio.
Apriranno i lavori il rettore Giacomo Pignataro, il sindaco Enzo Bianco e Angelo Pagano, già direttore della sezione di Catania dell'Infn. A seguire la relazione di Simone Biagi dell'Infn-Laboratori Nazionali del Sud sul tema "Il Mar Mediterraneo: un laboratorio sottomarino per lo studio dei neutrini". L'iniziativa si concluderà con la visita alla mostra.
Il libro narra in modo divulgativo e allo stesso tempo rigoroso la storia della scoperta delle particelle più elusive e difficili da rilevare. Storia che è straordinaria e fatta da grandi imprese condotte dalla comunità scientifica internazionale: dai ghiacciai polari dell’Antartide ai Laboratori sotterranei dell’Infn sotto le cime del Gran Sasso, fino alle profondità abissali nel Mar Mediterraneo dove è già avviata la fase di costruzione del telescopio sottomarino Km3Net, per cercare di carpire i segreti di un “tempestoso” Universo che i neutrini trasportano nel loro lungo viaggio.
Lucia Votano è stata direttrice dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (Lngs) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), il più grande dei laboratori sotterranei del mondo dedicato alla fisica astroparticellare, un campo di studi che si trova alla congiunzione tra fisica delle particelle elementari, astrofisica e cosmologia. Il Laboratorio Infn del Gran Sasso che ha diretto, con un volume di 180.000 m3 servito da imponenti impianti tecnici e di sicurezza, è il più importante al mondo dei laboratori sotterranei. Ospita 20 esperimenti, tutti operati da collaborazioni internazionali, con un personale dei Lngs che ammonta ad un centinaio di persone, ma sono quasi 1000 gli scienziati da tutto il mondo che ogni anno partecipano agli esperimenti che vi si svolgono, dedicati allo studio dell’Universo attraverso la misura dei neutrini e delle loro proprietà intrinseche, alla ricerca della materia oscura dell’Universo, nonché a studi interdisciplinari di interesse geofisico.
(15 aprile 2016)